Se sei il titolare di uno studio di architettura o di design avrai sicuramente esigenze particolari nell’ambito di computer, hai bisogno è potenza e affidabilità. La soluzione giusta è una workstation.

Che cos’è una workstation?

Oggi può sembrare semplicissimo acquistare un computer: processori potenti, schede grafiche velocissime, tanti GB di RAM e molto spazio di archiviazione sono presenti su tantissimi PC, anche consumer, e a prezzi oramai decisamente accessibili. Spesso, e questo è l’errore più grande, si pensa di scegliere un computer guardando semplicemente ai numeri, salvo poi pentirsene quando il lavoro diventa faticoso. Non tutti i computer sono uguali e non tutti i software sono uguali: chi lavora in ambito grafico, soprattutto con applicazioni che richiedono lavori di rendering, sa bene che il tempo perso con macchine troppo poco potenti costa in mancata produttività, difficoltà a rispettare le scadenze e arrabbiature. Una workstation grafica dev’essere affidabile, non deve andare in crash quando il carico di lavoro diventa impegnativo e, soprattutto, deve restare acceso per molto tempo sopportando anche elevati stress termici a carico della CPU ad esempio se si lavora in ambito della modellazione 3D si avrà bisogno di una workstation per grafica 3D.

Quello di cui i professionisti della grafica hanno bisogno è un parco macchine che garantisca loro velocità di calcolo e riduzione dell’inconveniente ai minimi termini durante le lunghe sessioni di lavoro con CAD o software di modellazione 3D. Le macchine devono essere in grado di sostenere carichi di lavoro impegnativi, come ad esempio il rendering anche oltre l’orario di ufficio, e devono essere pienamente compatibili con i software più utilizzati.

Per Designers e architetti, computer o workstation?

Chi lavora nell’ambito dell’architettura e del design ha a che fare quotidianamente con grafica 2D e 3D e per questo la workstation da scegliere deve essere adatta a gestire elaborazioni grafiche in modo veloce e flessibile. Sono importanti anche il processore e la memoria, mentre passa un po’ in secondo piano l’archiviazione: quello che serve è un supporto di memorizzazione veloce, ma non necessariamente super capiente, fattore invece di grande importanza per chi si occupa di editing video dove clip e sequenze occupano davvero molto spazio. Anche architetti e designer, in realtà, possono realizzare filmati dimostrativi delle loro creazioni, tuttavia sono spesso clip di durata modesta che non sono certo il focus della loro attività quotidiana. Tra gli aspetti del pc da prendere in considerazione, infine, ci sono l’alimentazione generosa, la disponibilità di porte per le connessioni a periferiche e monitor, l’ottima capacità di dissipare il calore e il monitor stesso: alcuni di questi elementi sono propri del concetto di workstation e sono presenti su quasi tutte le macchine; altri, come il monitor, sono accessori che vanno scelti accuratamente a seconda della configurazione scelta. La base di partenza, in ogni caso, è il software utilizzato: che sia AutoCAD, ArchiCAD, Revit Architecture, Allplan oppure software di modellazione come 3DS Studio Max e Rhino, è importante consultare i requisiti del software che si utilizza solitamente. Da qui si può partire, ma i requisiti minimi suggeriti per il suo funzionamento in questo caso non sono un dato poi così utile perché raccontano semplicemente qual è la condizione minima per iniziare a lavorare: ma quello che si presuppone un professionista voglia è essere produttivo, sicuro e soprattutto veloce quindi occorre scegliere una workstation decisamente più equipaggiata.

La scheda video, cuore della workstation grafica, per lavori veloci e sicuri

Dovendo lavorare con la grafica e con la modellazione 2D e 3D, la scheda video ricopre un ruolo fondamentale nella scelta della workstation. Nel nostro caso, il suggerimento è di evitare schede grafiche integrate e puntare invece su un computer con “grafica discreta“, ovvero con scheda video separata. AMD e NVIDIA. Le schede video per le workstation sono realizzate appositamente dalle due aziende leader del settore, AMD e NVIDIA, per gestire nel migliore dei modi i carichi di lavoro che i software generano. Prodotti come le AMD FirePro e le NVIDIA Quadro sono stati pensati e provati per funzionare al meglio con la maggior parte dei software destinati proprio ai lavori in ambito grafico e 3D. Le schede video AMD e NVIDIA rendono il lavoro di rendering veloce ma anche sicuro e stabile, evitando fastidiosoi crash che costringono a volte a ripetere il lavoro da capo. È da sottolineare, però, che spesso non tutto il lavoro di rendering viene fatto dalla GPU (il processore grafico), anzi, con molti programmi di design e CAD la CPU (quindi il processore) ha ancora un ruolo rilevante, spesso più del processore grafico stesso.

La Ram

Ci sono poi altri aspetti della scheda video da considerare, ad esempio quelli legati alla RAM. La costruzione delle schede video per le workstation sfrutta, ad esempio, componenti diversi rispetto ai computer consumer tradizionali: le memorie a bordo, infatti, solitamente sono RAM chiamate “ECC” (Error Correcting Code), quindi con correzione di errore e usano una mappatura specifica per passare nel modo più rapido possibile i dati necessari alla GPU. È importante, poi, anche valutare quanta memoria viene messa a disposizione della GPU, che rappresenta il “serbatoio” dove il PC tiene le risorse da usare per creare, ad esempio, le tessiture grafiche.

Uscite video Infine, altro aspetto da non sottovalutare relativo alla scheda grafica sono le uscite video: ormai tutte le schede hanno uscite video multiple ad alta risoluzione che permettono di gestire anche quattro schermi nei modelli più avanzati, permettendo non solo il lavoro su più monitor ma anche di usare una delle uscite ad esempio per fornire una preview ad eventuali clienti o durante un meeting su un monitor che non sia quello magari su cui si lavora abitualmente alla propria scrivania.

Spesso nelle workstation si trovano memorie RAM di tipo ECC: queste integrano un sistema per la correzione di eventuali errori nelle fasi di lettura/scrittura, il che rende il sistema più stabile e affidabile, anche in caso di microsbalzi di tensione. Si tratta di un fattore molto importante: se il sistema si blocca per un errore di memoria a metà di un lungo rendering, sarà necessario rincominciare da capo. Le memorie ECC sono presenti generalmente solo sui server e sulle migliori workstation, ma non si trovano mai sui comuni PC consumer o office. Sempre in tema di memoria è importante vedere la quantità da installare: 8 GB sono il taglio minimo per CAD e programmi simili, con 16 GB si sta già più “comodi”, ma 32 GB sarebbero il taglio perfetto. Nel caso delle workstation viene comunque indicata oltre alla RAM installata anche quella massima installabile. L’upgrade di memoria può essere fatto anche dopo l’acquisto se le prestazioni non sono convincenti: basta sincerarsi che la configurazione all’acquisto lasci liberi almeno due slot di memoria,

Archiviazione, non serve tanto spazio, meglio se veloce e sicura: un SSD è la soluzione ideale

In una workstation per gli studi di architettura l’unità di archiviazione è elemento importante da valutare, non tanto per la sua capienza (si può optare molto comunemente per un server oppure per Hard Disk esterni) quanto per la velocità di esecuzione dei software. Quando un computer non va veloce spesso si dà la colpa alla RAM: in realtà, solo parte dei dati risiedono in memoria, gli altri, incluse le librerie delle applicazioni grafiche (e sono moltissime nel caso dei programmi di architettura), sono caricate sul “disco”. L’accesso allo storage dev’essere quindi rapidissimo in lettura, e non c’è soluzione migliore della scelta di un’unità a stato solido (SSD). La velocità e il tempo di accesso sono i punti di forza di questi moduli, che non brillano invece per prezzo unitario (costo per singolo gigabyte), ma come abbiamo detto non servono terabyte di spazio per salvare disegni e filmati. Un disco SSD, per la lavorazione in locale, è sempre la soluzione migliore ma non bisogna dimenticarsi di avere una soluzione affidabile per il backup dei dati. Se l’ufficio non è dotato di una infrastruttura di rete come un server o un NAS, chi non vuole affidarsi a un cloud fa bene a dotarsi di un piccolo disco esterno di sicurezza per il backup. Esistono modelli anche a doppio disco, con configurazione RAID per evitare problemi dovuti a rotture di uno dei due dischi, così come i moduli SSD portatili per passare il lavoro dalla workstation a un notebook in modo rapido e sicuro.

Workstation Mobile, quando si porta il lavoro fuori dall’ufficio

Se il desktop è il principale strumento di lavoro scelto, è anche vero che spesso si ha la necessità di portare il proprio lavoro fuori dall’uffico. Ecco allora che è sicuramente una valida, quanto necessaria, soluzione dotarsi anche di una workstation mobile, o meglio di un notebook sufficientemente veloce e potente da sopportare con agilità lunghe presentazioni. A questa macchina si possono non necessariamente richiedere le stesse specifiche tecniche di potenza e velocità di quella desktop, perché si ipotizza che venga utilizzata per scopi differenti rispetto e che ad esempio non si usi per fare il rendering. Si può però valutare tra le altre cose una costruzione particolarmente solida e robusta, per resistere agli spostamenti e perché no alla difficile vita di cantiere.

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